venerdì 24 ottobre 2008

Ogni scarrafone è bello a mamma soja...


'O Scarrafone
(clicca qui per vedere il video)
Pino Daniele

'O scarrafone 'o scarrafone
ogni scarrafone è bello a mamma soja

Ho scoperto che Pasquale
forse è nato a Cefalù
si è sposato a Novedrate
è un bravo elettricista
fuma ppoco e ascolta i Pooh

'o scarrafone 'o scarrafone
ogni scarrafone è bello a mamma soja

Accidenti a questa nebbia
te set adre a laurà
questa Lega è una vergogna
noi crediamo alla cicogna
e corriamo da mammà
Oggi è sabato
e domani non si va a scuola
oggi è sabato
se non chiami ho un nodo in gola
oggi è sabato
e forse è un giorno speciale
oggi è sabato meno male

'O scarrafone 'o scarrafone
ogni scarrafone è bello a mamma soja

E se hai la pelle nera
amico guardati la schiena
io son stato marocchino
me l'han detto da bambino
viva viva 'o Senegal
Oggi è sabato
e domani non si va a scuola...

'O scarrafone 'o scarrafone
ogni scarrafone è bello a mamma soja


Inizio a scrivervi con questo testo di "zio Pino" perché è quello che mi ha accompagnato nel periodo prima della mia partenza e ancora oggi continua ad accompagnarmi. E' una canzone che si schiera apertamente contro il razzismo, al cui interno c'è un chiaro riferimento al paese dove mi trovo (Viva viva 'o Senegal...da cui il titolo di questo blog), e poi parla degli scarrafoni...insetti con i quali sto imparando in qualche modo a convivere qui (quello in foto mi ha accolto il primo giorno nella mia nuova casa), insieme ai tanti altri animali ed animaletti vari che incontro nella mia giornata! Questa è una cosa che ho imparato d'impatto...il rapporto con la Natura qui è molto più forte e diretto, anche perché è la Natura stessa a manifestarsi in tutte le sue forme ed avvolgerti. Anche dove l'uomo ha maggiormente devastato e "urbanizzato" le tracce, animali, vegetali e minerali (sabbia ovunque), rimangono forti!

Ma facciamo un pochino di cronistoria: ormai sono qui da due settimane e sono passato per varie tappe.
Sono partito il 9 ottobre sera da Napoli, con i saluti di tutta la famiglia allargata...cani inclusi, arrivato il 10 mattina a Milano dove ad accogliermi alle 7.30 ho trovato Barbara, poi lungo la giornata ho incontrato vari pezzi della LMS milanese (eccoli qua: Chiara, Paola e Gabriele, Babrara e Chicchi ...ma c'erano anche Martina, in partenza per la Bolivia, Chiara Peri e altri di cui non ricordo il nome!) . La sera a cena ancora con altri amici (Lalo, Giovanna, Franceschino, Marta, Lorenzo,Katia e Zara...non abbiamo fatto foto, tutto troppo veloce...ma che gioia stare insieme!) e poi di corsa all'aeroporto, dove alle spalle mi hanno sorpreso quelle due pazze scatenate di Sara e Chicca...sono venute da Biella per salutarmi con il naso rosso!!!
Quando mi sono imbarcato sull'aereo già ero in Africa! Su circa 300 passeggeri eravamo 5 bianchi...che sensazione strana, quasi di inadeguatezza! Ora so cosa possono provare loro quando sbarcano dalle nostre parti. Arriviamo a Dakar alle 4 del mattino, per fortuna sul volo ho conosciuto un ragazzo senegalese che mi ha aiutato nell'impatto fuori all'aeroporto...un assalto di cambiavalute e taxi!
Dopo un breve percorso in notturna per l'oscura Dakar, arrivo al cancello dell'albergo dove alloggerò le prime due notti, La Piscine Olympique, una stanza carina, con bagno e aria condizionata, anche questa piena di animaletti! Nei due giorni che sono stato a Dakar, ho visto poco, ma ho cercato in qualche modo di entrare in contatto con questa nuova realtà, con il limite (ma anche punto di forza) di non avere mediazioni di nessuno...eravamo io e il Senegal! Le uniche preziosissime informazioni che avevo avuto prima di partire me le aveva date Ilaria, una cooperante italiana che da tempo lavora qui in Senegal per ACRA, una ONG di Milano.
Ho iniziato a girare un pochino a piedi per la città, ma mi sono mantenuto nella zona dell'albergo, facendo i primi acquisti, cercando di capire come funzionano i franchi CFA (la moneta locale), conoscendo persone e luoghi...compresa una chiesa dove la domenica ho partecipato alla mia prima messa senegalese. Uno spettacolo di musica e colori! Sarei voluto andare a visitare l'isola di Goree, da dove partivano gli schiavi, ma la persona che si era offerta di accompagnarmi non si è presentata...a dire il vero in un certo senso era stato sincero perchè quando ci siamo lasciati dopo aver preso accordi mi aveva detto: "ci vediamo domani, inshallah (se Dio vuole)"...si vede che Dio non ha voluto, Amen! (continua...)
 
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