martedì 2 dicembre 2008

Scusate l'assenza


Dopo tanto...troppo tempo torno a scrivervi. Chiedo venia per la prolungata assenza, ma nelle ultime due settimane sono stato travolto da tremila cose da vedere e fare. La rete di contatti che ho creato comincia a dare i suoi frutti per quello che riguarda la mia ricerca, ma non solo...inizio veramente a comprendere di più la realtà di questi luoghi e vedo più a fondo nelle dinamiche sociali...prima mi mancavano degli strumenti di osservazione fondamentali e l'unica cosa che inizia a mancarmi ora è il tempo, che sta veramente volando via...ormai manca veramente poco al mio rientro in Italia, e la cosa mi inquieta non poco!
Vi dicevo delle tante cose che ho fatto in queste due settimane: la prima è stata una visita in una città a circa 240km da Saint-Louis, Podor, proprio sul confine con la Mauritania. Una realtà piccola ma molto viva! Speravo di portare qualche frutto per la mia ricerca ma alla fine la cosa più bella è stata la visita in un villaggio a 10 km dalla cittadina, raggiungibile attraverso una pista nel deserto. Insieme con gli amici con i quali sono stato lì abbiamo sperimentato appieno la “Taranga” (ospitalità) senegalese: più famiglie del villaggio hanno condiviso il loro pranzo con noi, rigorosamente divisi uomini con uomini e donne con donne, ci hanno offerto ristoro, luoghi dove riposare, tanto affetto e gratitudine. E' stato meraviglioso quando usciti dal villaggio per andare a fare una passeggiata con Tige (la nostra guida...un Rasta di due metri),



siamo stati attorniati da tantissimi bambini che incuriositi dalla presenza di tanti “toubab” (bianchi) sono letteralmente impazziti



...alcuni avevano addirittura paura (e questo mi fa pensare ai nostri bimbi e alle storie che gli vengono raccontate sul famigerato “uomo nero”), e quasi tutti hanno giocato con i peli delle mie braccia...per loro era un po' strano vedere un uomo con i capelli da un'altra parte che non fosse la testa!

Altro incontro importante è stato quello con Martino e Sabine...nato anche questo un po' per caso! Durante queste due settimane infatti ho lavorato molto perché almeno uno studente senegalese potesse partecipare al concorso per lo stesso dottorato che sto facendo io, per il quale è stato presentato un nuovo bando. Alla ricerca di un contatto all'Ambasciata, ho chiamato Ilaria, la cooperante di ACRA che mi ha aiutato nella logistica a Dakar. E proprio lei mi ha detto della presenza di Martino a Saint-Louis. Mi ha inviato il suo numero e subito ne ho approfittato per chiamarlo. Martino lavora per una ONG spagnola, Medicos del Mundo, che si occupa di un progetto di lotta all'AIDS. Sono andato a trovarlo la sera stessa della telefonata, e a casa sua ho conosciuto Sabine, la sua compagna, infermiera che lavora nel suo stesso progetto. Si sono resi entrambe disponibili ad aiutarmi nelle mie ricerche...ma molto di più mi hanno accolto come se fossi un amico di vecchia data, offrendomi anche di lavorare a marzo ed aprile insieme a loro (cosa che sarà probabilmente impossibile), mi hanno invitato a cena...e mi hanno fatto conoscere altri tre cooperanti italiani del CISV. Marco e Rossella che si occupano di turismo responsabile ed Andrea, che, sempre per la stessa ONG, si occupa della gestione e smaltimento dei rifiuti in Benin...vista la situazione napoletana mi sono offerto di dargli qualche consiglio!!! Marco mi ha dato un nuovo contatto che spero di poter utilizzare a breve.

Nota di colore (mo' ci vuole...): la settimana scorsa è stato celebrato all'università il centenario di Claude Levi-Strauss, un grande antropologo francese ancora in vita. Il prof. Laleye, insieme al suo gruppo di lavoro ha organizzato un grande convegno internazionale, con relatori provenienti un po' da tutta l'Africa e qualcuno dall'Europa. La sera ha organizzato una cena a casa sua con tutte le personalità presenti, e Xavier, il figlio, mi ha chiesto se potevo dargli una mano durante il ricevimento. Mi sono trasformato per una sera in cameriere, addetto alle bevande...e provate ad immaginare un pochino lo stupore di questo gruppo di africani a vedersi servire da un “toubab”...
Qualcosa nel mondo può cambiare...qualcosa nel mondo sta cambiando!
Alla prossima...
 
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