martedì 28 ottobre 2008

La Natura




Dopo l'ormai famosa notte insonne, giorno nuovo vita nuova...con l'aiuto del prof. e di François Xavier, siamo andati in città alla ricerca delle cose che potessero rendere abitabile la mia casetta. Secchi, scope, palette, detersivi, stracci, lenzuola, bombola del gas, zanzariera per il letto...un pochino di cibo e tanta" santa pacienza"!
Da quel momento (siamo al 14 ottobre) le cose sono andate migliorando quotidianamente...a parte l'acqua che è mancata per 4 giorni causa il mancato pagamento da parte dell'Università di una bolletta a dir poco stratosferica (circa 500.000 mila euro) e la temporanea assenza di internet per un guasto alla rete (entrambe i problemi risolti nel giro di una settimana).
Piano piano è quindi iniziato il mio adattamento...che io nei miei pensieri vivo come una specie di svezzamento. Questa terra ha la capacità intrinseca di farti crescere a poco a poco nella consapevolezza del tuo essere in questo contesto, ti culla, ti accoglie, ti dona un ritmo nuovo, lo dona soprattutto a chi come me è abituato ad una vita frenetica: è il ritmo della Natura. Qui tutto è in funzione del sole! Quando sorge ci si sveglia, quando picchia duro, nelle ore più calde, ci si ferma, e quando cala tutto piano piano si spegne...a quel punto la Natura, sotto forma di tantissimi animali ed insetti, riprende possesso del territorio ed è uno spettacolo.

I primi due o tre giorni ho fatto veramente tanta fatica ad abituarmi alle tante "presenze" della mia casa: a parte gli ormai famosi scarrafoni, mi vengono a trovare puntualmente tantissimi grilli, poi ci sono ragnetti vari ed eventuali, e nel mio bagno c'è una colonia di piccoli rospi (molto carini e utili...mangiano altri insetti più piccoli e fastidiosi). Ma fuori naturalmente c'è tanto di più! Di giorno il campus è pieno zeppo di caprette, mucche, qualche asino, lucertole più o meno grandi...







di notte, calato il sole, ci trovi di tutto: pipistrelli grossi come gabbiani (o poco meno...),



ricci, topolini...e gatti che inseguono i topolini, scarabei di tutti i tipi e i colori, mantidi religiose, insetti stecco, formiche, formichine e formicone, cicale...e tanto altro che non saprei indicarvi. Tutti che laboriosamente si muovono, cercano cibo, costruiscono tane...è qualcosa di indescrivibile e bellissimo. Nota dolente è la monnezza! Si trovano sacchetti di plastica ovunque nella sabbia, insieme a lattine, bottiglie e flaconi...se dovessi dire un'urgenza per questa terra, oltre quelle più note di acqua e cibo, suggerirei lo sviluppo di una cultura ecologica (ma le tre cose sono legate...come sappiamo a Napoli, se uccidi l'ecosistema non avrai più neanche acqua e cibo da poter mangiare e poter bere)...
(continua)
 
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